Breaking News: Emergenza alluvioni in Pakistan

Puntata eccezionale sulla emergenza alluvione in Pakistan. Questa catastrofe naturale e' stata definita dalle Nazioni Unite come la peggiore catastrofe naturale con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi anni, peggiore dello Tsunami o del terremoto di Haiti. Eppure questo evento ha avuto pochissima risonanza sui media europei e al momento attuale la raccolta fondi per gli aiuti fatica a prendere quota. La nostra amica Marta Bolognani ci racconta di questa alluvione e ci suggerisce alcune ONG cui donare per salvare e aiutare le persone coinvolte (si parla di milioni di persone).




I link alla puntata (22 min) in ogg/vorbis o mp3 oppure ascoltatelo online



Marta ha anche scritto a tutti i suoi amici questa lettera:

Dear friends,
I am writing to you as an European who has lived two years in Pakistan and is, like all of you but with a personal twist, horrified at the images that are coming from the areas devastated by the floods (and the areas not devastated by the floods but affected by the destruction of roads and bridges and cannot be reached; the areas that cannot export their fruit and vegetables anymore because of the infrastructure damage; the areas that cannot receive medicines; the areas that in the next months will be affected by the rise of the food prices because nearly three thirds of the harvest has been destroyed).

The UN have confirmed that this disaster is worse than the ‘Tsunami’, or the ‘Haiti’; still, it appears that people are not donating as much money as they have for the other emergencies.
I am appalled by the thought that we can feel more inclined towards helping one population rather than another, but at the same time I can understand a little the reluctance in sending money to a country whose President of the country himself has left the country for Paris and London during the worst days (so far) of the emergency. However, I am now wondering what makes us more likely to support billions of military expenses that include bombing of the Northern regions of Pakistan, and less likely to cooperate with a humanitarian effort.
There are groups closer to the Talibans who are now offering a hand to the people who are left with nothing (and already had next to nothing). In this terrible contingency, what better opportunity to build a bridge of piece and offer money to build bridges, roads, schools, hospitals in Pakistan?
Whatever we think of the ‘war on terror’, we must all agree that Pakistanis deserve as much as any other population, especially as they have been hit by tragedy after tragedy. It is in this historical moment that we can make a difference and change the relation that we have with Pakistan- by helping people to live their lives in peace,
because this is what all human beings want. We must not let them think that the groups close to the Talibans are the only ones willing to help them.
We know how good the work of the International Red Cross, Islamic Relief, Save the Children and many others are. By donating to these capable organizations we will make sure that money will get there and will be used with a long-term vision.
Please help. Pakistanis deserve the dignity of all the other victims of disasters, and if you want circulate this mail to encourage people to donate for the people affected by a disaster worse than anything we have seen on our screens before.

Marta

Commenti

Begumtry ha detto…
Cari amici,
mi rivolgo a voi come una europea che ha vissuto due anni in Pakistan ed è, come tutti voi ma con una personale inclinazione, sconvolta dalle immagini che provengono dalle zone devastate dalle inondazioni (e dalle aree non devastate dalle inondazioni ma colpite dalla distruzione di strade e ponti e che non possono essere raggiunte; dalle aree che non possono più esportare la loro frutta e verdura a causa dei danni alle infrastrutture; dalle aree che non possono ricevere i medicinali; dalle aree che nei prossimi mesi saranno colpite dalla crescita dei prezzi dei beni alimentari a causa della distruzione di quasi i tre terzi del raccolto).
Le Nazioni Unite hanno confermato che questo disastro è peggiore dello 'Tsunami', o del terremoto di 'Haiti'; ancora, sembra che le persone non stiano donando tanto quanto han fatto per la altre emergenze.
Mi fa inorridire il solo pensiero che ci si possa sentire più incline ad aiutare una popolazione piuttosto che un'altra, ma allo stesso tempo posso marginalmente capire la riluttanza ad inviare soldi ad un Paese il cui Presidente stesso ha abbandonato il Paese per Parigi e Londra durante i giorni peggiori (finora) dell'emergenza.
Tuttavia, ora mi chiedo che cosa ci rende più propensi a sostenere miliardi di spese militari che includono bombardamenti delle regioni settentrionali del Pakistan, e meno inclini a collaborare in uno sforzo umanitario.
Ci sono gruppi più vicini ai Talibans che ora stanno offrendo aiuto alle persone che sono rimaste senza niente (e già avevano quasi nulla).
In questa contingenza terribile, quale migliore occasione per costruire un ponte di PACE e donare per costruire ponti, strade, scuole, ospedali in Pakistan?
Qualunque cosa si pensi della 'guerra al terrore', dobbiamo essere d'accordo sul fatto che i pakistani meritano tanto quanto qualsiasi altra popolazione, tanto più che sono stati colpiti da tragedie dopo tragedie.
E' in questo storico momento che possiamo fare la differenza e cambiare il rapporto che abbiamo con il Pakistan, aiutando le persone a vivere la loro vita in pace, perché è questo che vogliono tutti gli esseri umani. Non dobbiamo lasciar loro pensare che i gruppi vicini ai talebani sono gli unici disposti ad aiutarli.
Sappiamo quanto è indispensabile il lavoro della Croce Rossa Internazionale, dell'Islamic Relief, Save the Children e delle altre organizzazioni presenti. Donando a queste organizzazioni esperte e competenti saremo certi che il denaro arriverà là, a destinazione, e che verrà utilizzato in una prospettiva a lungo termine.
Per favore, aiutate.
I pakistani meritano la dignità di tutte le altre vittime dei disastri; se volete, fate circolare questa mail per incoraggiare le persone a donare alle persone colpite da una catastrofe peggiore di qualunque cosa vista prima d'ora sui nostri schermi.
Marta
NeXuS ha detto…
Non ho potuto che donare. Non sara' molto ma credo che in questi casi tutto faccia brodo (nella speranza che poi il brodo sia buono).
Edo ha detto…
Grande Max! Anche io ho donato a Save the children. Volevo dare ad Islamic Relief ma il sito olandese non mi dava molte garanzie di sicurezza: la pagina dove si davano i numeri della carta di credito non era https...

Sulla BBC e' da quando abbiamo fatto il podcast che martellano con le cose che c'ha detto Marta!!!
Begumtry ha detto…
grazie ragazzi! la situazione è ancora terribile, i serpenti d'acqua imeprversano, le mine anti-uomo sono state dislocate dai sommovimenti, il tempo non è ancora andato in meglio...e giungono notizie che certe organizzazioni fondamentaliste che pure hanno fatto tanto per tanti, scelgono di dare aiuti solo a chi piace a loro...è una lunga strada! grazie dei vostri contributi, speriamo di scongiurare il epricolo colera...per adesso un solo caso in uno dei tre milioni e mezzo di bambini senza tetto